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La domanda ricorrente: quanto guadagna un parlamentare? Ecco il conteggio esatto

In tempi di difficoltà economiche torna a galla il quesito sui costi della politica. E le cifre parlano chiaro

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Photo: Shutterstock

La domanda è ricorrente. Periodicamente si torna a parlare dei due pesi e delle due misure, dei costi della vita e di quelli della politica. E il paragone che l’uomo della strada fa istintivamente, per una inveterata abitudine diventata quasi tradizione, è quello del poveraccio che non arriva a fine mese con il parlamentare che riceve mensilmente un cospicuo emolumento. Con cifre di ogni genere che saltellano da un post all’altro sui social in cerca quasi di conferma o smentita. A questo punto, per dare una risposta a chi cerca di capire quanto percepisca ad oggi un parlamentare della Repubblica italiana, scrollandoci di dosso ogni possibile aspirazione qualunquista, andiamo a spulciare i riferimenti ufficiali di Camera e Senato sulle spettanze di chi si siede a Montecitorio e Palazzo Madama.

Quel che è certo è che onorevoli e senatori non possono di certo lamentarsi, mettendosi in tasca ogni mese una somma complessiva netta di 12.439 euro netti (18.735 euro lordi) per un deputato e 12.544 euro netti (17.625 lordi) per un senatore.  Ma vediamo come si arriva a queste cifre.

Per quanto riguarda l’indennità parlamentare netta, per i deputati è di 5.246,54 euro  e per i senatori 5.304,89 euro. Da qui, però, si sottraggono le addizionali regionali e comunali e, quindi, orientativamente si può considerare in media una somma netta di 5.000 euro mensili.

“Complessivamente un deputato percepisce 12.439 euro netti e un senatore 12.544 euro netti

Ulteriore supporto economico  di ogni parlamentare da aggiungere all’indennità è la diaria che iene riconosciuta a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, ed è pari a 3.503,11 euro al mese (con decurtazioni di 206 euro per ogni giorni d’assenza).

Previsto anche un “rimborso delle spese per l’esercizio del mandato” pari a 3.690 euro al mese per un deputato e a 4.180 euro per un senatore.

E, ancora, i deputati usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale. Per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, è previsto un rimborso spese trimestrale pari a 3.323,70 euro, per il deputato che deve percorrere fino a 100 chilometri per raggiungere l’aeroporto più vicino al luogo di residenza, e a 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km. Per i senatori è previsto un rimborso mensile di 1.650 euro. I deputati, inoltre, hanno a disposizione una somma annua di 1.200 euro per le spese telefoniche.

Di certo, non c’è proprio di che lamentarsi.

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