L’addio di mister Inzaghi all’Inter, incantato dalle sirene arabe con ingaggio multimilionario

Le sirene arabe incantano Simone Inzaghi dopo la pesantissima doccia fredda di Monaco, con la Champions League offerta su un piatto d’argento al Psg targato Luis Enrique. L’allenatore nerazzurro, dopo la mazzata, conferma nell’incontro programmata con la dirigenza dell’Inter la sua intenzione di andarsene all’Al-Hilal, negli Emirati arabi, mettendosi in tasca 25 milioni di euro all’anno per due anni. Con buona pace dei prossimi trofei da conquistare sul fronte europeo.

Una conclusione che appariva quasi scontata, con la chance mediorientale uscita, stranamente, proprio poco prima della disputa della finale europea per club. Il tecnico piacentino prende la strada dell’Arabia Saudita e saluta l’Italia e il popolo nerazzurro. Dopo 4 anni comunque ricchi di soddisfazioni.

Un addio ufficializzato dal club meneghino con un comunicato in cui si dice che “le strade si separano. È questa la decisione presa di comune accordo dopo l’incontro avvenuto pochi minuti fa” e seguito dalla lettera di mister Inzaghi sui social in cui si legge: “Cara famiglia nerazzurra, è venuto per me il momento di salutare questo Club dopo un percorso di quattro anni, durante i quali ho dato tutto. Ogni giorno ho dedicato all’Inter il mio primo e ultimo pensiero della giornata. Sono stato ricambiato con professionalità e passione da calciatori, dirigenti e da ogni singolo dipendente del club”. Sottolineando poi proprio quanto avvenuto oggi durante l’incontro: “Ringrazio gli azionisti per la fiducia che non è mai mancata, il Presidente e i suoi collaboratori per l’aiuto e il dialogo quotidiani. In una giornata difficile come quella di oggi penso sia giusto ribadire questo senso di gratitudine anche per il confronto che si è concluso poco fa. Siamo stati sinceri e abbiamo insieme deciso di concludere questo magnifico percorso. Un’ultima parola la voglio dedicare ai milioni di tifosi nerazzurri che mi hanno incitato, hanno pianto e sofferto nei momenti difficili e hanno riso e festeggiato nei sei trionfi che abbiamo vissuto insieme”.